Le piantine del progetto “100 alberi per 100 anni” di Padre Mario Lupano stanno crescendo, anche se la stagione delle piogge quest’anno è arrivata in ritardo rispetto al passato.
Alcune piante sofferenti per la siccità di gennaio, hanno finalmente ripreso vigore e messo nuove foglie grazie all’abbondante acqua di febbraio/marzo. Abbiamo visto che invece altre piante autoctone, soprattutto quelle da frutta (mango, giaca, annona), crescono con difficoltà in terreni aridi e sassosi. Abbiamo quindi intensificato, l’irrigazione, la manutenzione del giardino botanico, delle siepi protettive e delle strade parafuoco.
L’idea iniziale era quella di trasformare un terreno incolto in un “parco comunitario” da utilizzare per scopi didattici, salvaguardia ambientale, produzione di frutta a beneficio della popolazione. L’ONG Fides ha pensato di arricchire la biodiversità, piantando e coltivando piante a rischio di estinzione, in primis il famoso “bois de rose”.
A marzo abbiamo ricevuto la visita del delegato regionale del Ministero dell’Ambiente che ha apprezzato le attività in corso e ufficialmente certificato i risultati ottenuti in tema di sviluppo della biodiversità e della protezione ambientale.
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